...E vissero felici e contenti
di Itu

Dalle favole alla realtà, il matrimonio vale solo se siamo in due a sostenerlo.

 
Questo il finale delle favole e le favole le raccontiamo ai nostri figli.
Dopo varie traversie le coppie si uniscono in matrimonio, pensando che ormai il peggio è passato tanto vale unire le forze e convivere, cercando nel matrimonio patti che si sperano durino per sempre.
Come far capire che lì finisce una favola e che la vita che prosegue propone ancora traguardi che ribaltano le promesse fatte e che sono da ridiscutere ogni giorno ai nostri figli?
Forse hanno occhi per capire di solito più con il cuore che con le parole, ma se le separazioni sono così tante e spesso ripetono gli stessi passi è perché ci sbilanciamo nel ricordo di quello che fummo e che avremmo voluto accadesse.
Ieri mio figlio ci ha raccontato quella nota barzelletta che vede il marito con lo sguardo al suo lontano passato.
La moglie preoccupata della sua momentanea distrazione lo richiama alla realtà e lui esplicita così: ”Ti ricordi di quando tua madre puntandoci una pistola  mentre eravamo in inequivocabile  intimità sul sedile posteriore dell’auto mi ha minacciato sedici anni di galera se non avessi riparato? Bene, oggi sarei libero”.
La malinconia così ben espressa illumina e ci responsabilizza di fronte a quel finale delle favole, per sentirci liberi bisogna avere il coraggio di cambiare.