Genialità?
di Itu

Visto che siamo in crisi perchè non mettere in dubbio anche i parametri di normalità?

 
Vorrei tanto capire quale sia la differenza tra genialità e diversa abilità, io immagino che la nascita di una creatura particolare ha sempre con sé un carico immenso da portare nel mondo statisticamente infilato nella “normalità”.
Come un pianoforte con due tastiere, suonare con le due mani è troppo poco, per scoprire nuovi tasti e nuovi suoni devi arrangiarti con i piedi, con il naso, con la pancia.
 
Al diavolo la tecnica, la vera forza della vita è quando si spezza la sicurezza, quando ci si affida ai nuovi suoni e vibrazioni.
Mozart era un disabile ammaestrato dal padre per far quattrini alle varie corti europee, giocava numeri e acrobazie dialettiche tra melodie e accordi sul clavicembalo in quell’incosciente stile che molto dopo la sua giovane morte e la successiva dei suoi furiosi creditori fu nominato genio.
C’è un pauroso baratro che elegge, la genialità si scontra con l’assoluta ingenuità nel gestire la lotta quotidiana del lavoro sconfitto dal piacere di proporre nuove musiche.
Il segno sempre attentamente proposto dalla “normalità” che giudica in etica e soprattutto ritorno in denaro quale disabilità premiare e quale punire.
A Mozart non è importato un fico secco di morire povero, aveva già scoperto il gioco dei potenti, aveva solo da lasciare al mondo quello che il suo cuore e la sua mente ogni giorno creava, e lui lo ha consegnato.