Cento anni fa nasceva il genio pittorico di Jackson Pollock
di Andrea Alesci

Il 28 gennaio 1912 veniva alla luce nello stato del Wyoming uno dei pittori più rivoluzionari del '900, Jackson Pollock. Un modo di dipingere per gocciolamento che lo faceva ondeggiare su tele distese sul pavimento

 
Nasceva il 28 gennaio di 100 anni fa quello che sarebbe diventato il geniale Jackson Pollock. Pittore emblema di un modo di dipingere che non arrivava trasformare la tela in quadro, bensì rendeva la tela stessa dipinto in divenire.
 
Quel suo distendersi su una tela ormai non più finestra sul mondo ma episodio fondamentale del mondo, facendovi gocciolare con la tecnica del dripping paesaggi interiori, come fosse l’anima di un’idea a cadere e trasformarsi in rappresentazione attraverso un mezzo: Jackson Pollock.
 
Un modo di essere “dentro” al dipinto molto simile a quello dei Sand painters delle tribù indiane dell’Ovest. Una sorta di artista sciamano nato il 28 gennaio 1912 a Cody (Wyoming) e morto a soli 44 anni in un incidente stradale (causato da un suo stato di ebbrezza) a Long Island.
 
Un personaggio che ha segnato una nuova via nel mondo della pittura e ben tratteggiato nella pellicola del 2000 con Ed Harris “Pollock”, oltre che in uno dei racconti dello scrittore statunitense John Haskell, che dà anche il titolo alla raccolta, “Io non sono Jackson Pollock”.  
 
Nelle foto, dall'alto in basso: Jackson Pollock all'opera, "Convergence", "Galaxy" e un dipinto senza titolo.