Paese che vai, animale che trovi
di Erregi

Ogni paese ha il suo emblema nazionale che, in molti casi è un animale, come per esempio il panda per la Cina, l'aquila per gli Stati Uniti o l'elefante per la Thailandia, ma la lista non finisce qui

 

È un po’ come avere una mascotte, una tradizione nata chissà quando e che si protrae, quella della scelta di un animale simbolo per il proprio paese: succede così in America, con l’aquila, segno di libertà, ma anche di domino, in Cina, con il tenero panda ma anche con il feroce e leggendario drago, in Catalogna con l’asinello, servizievole, instancabile lavoratore,  ma anche testardo ed inflessibile.

Per quanto riguarda l’aquila, però, il primato non va solo agli Stati Uniti: la stessa scelta è stata fatta da Germania, Austria e Filippine; inoltre, lo splendido volatile è anche simbolo non ufficiale dell'Italia. la Russia, invece, forse per la forza, la ferocia e, allo stesso tempo, la bellezza e l’enormità, ha optato per l’orso bruno, mentre pensando al Polo Nord, non si può non pensare all’orso bianco, così come, pensando al Polo Sud, non può che venirci in mente il simpatico e goffo pinguino.

E la lista continua: la Thailandia ha il suo portafortuna nell’elefante, mastodontico ma utile e fidato, India e Nepal hanno scelto la tigre, forte e dal fascino felino, la regina della giungla. Emblema dell’africa, poi, è l’antilope, mentre la piccola rondine ha la responsabilità di rappresentare l’Estonia. Al Belgio, va invece il re della foresta, il leone, forte e feroce, che però divide con Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Inghilterra, Montenegro, Repubblica Ceca, Svezia e Regno Unito.

L’Australia, poi, va sul classico, scegliendo il canguro, forse l’animale più tipico del territorio. Ma non sempre la diffusione dell’animale nella zona è sufficiente a renderlo l’emblema di un’intera Nazione. È abbastanza scontato che l’Eritrea scelga il dromedario, o la Bolivia il lama, ma perché la Bretagna ha scelto il piccolo ermellino? O il Canada il castoro? O il Giappone il fagiano verde?

A parte le rare eccezioni, però, i paesi scelgono l’animale simbolo per un motivo, come succede ai francesi, in antichità chiamati Galli, con il galletto, emblema che dividono con il Portogallo. La diffusione del condor delle Ande in Sudamerica, poi, gli è valso il titolo di animale-simbolo per Cile, Colombia ed Ecuador.

Ma sapete quale animale rappresenta la nostra penisola? Secondo quanto risulta da un sondaggio on-line, oltre il 40% dei votanti ha scelto di essere rappresentato dal lupo, generalmente, almeno nelle favole, simbolo di cattiveria e pericolo, che per ha un fascino ancestrale e, rispetto al topo, che compare anch’esso nella lista degli animali da votare, ha decisamente più carisma e, comunque, ricorda la Lupa che, nella leggenda, salvò Romolo e Remo, permettendo la creazione dell’Impero Romano.

Un animale leggendario, insomma, a farci da emblema e a ricordare le origini leggendarie della nostra Italia; che dire, ci è andata meglio che a Malta, che ha scelto il passero solitario, o a Panama, che opta per l’arpia. Alla Spagna, infine, l’onore di dividere con la Comunità Europea lo stesso animale, l’imponente e potente toro.

Non resta che augurarsi che queste creature ricevano anche trattamenti umani dai loro compatrioti anche se, pensando a pratiche come la Corrida, crudeltà gratuita, verrebbe da pensare che, con il passare del tempo, la Spagna dovrà trovarsi un altro animale.

La lista è ancora lunga, considerando anche i rappresentanti non ufficiali che spesso entrano nell’immaginario collettivo ufficiosamente, come succede, per esempio con le mucche in India, dove sono considerate l’animale sacro, ma non il simbolo della nazione.