Due quintali di trappole varie per la cattura degli uccelli, tra archetti e piccole tagliole in acciaio, oltre che circa un centinaio di pettirossi e di altri uccelli proibiti trovati morti o morenti, ma anche reti per l’uccellagione e gabbie.
Controlli a tappeto, in tutta la provincia e la nostra Valle non viene risparmiata, come anche l’area del Colle di San Zeno, nel mirino della LIPU, che, in molti casi riceve segnalazioni dagli stessi cacciatori o da turisti ed escursionisti che incappano in trappole e vari.
Molti anche i cani trovati in cascinali e rustici ed in condizioni di degrado, malnutrizione e maltrattamento, per i cui proprietari è scattata la diffida, oltre che il caldo invito a dare ai cani una migliore sistemazione.
Fonte “Giornale di Brescia”