È proseguito verso nord il cammino della Dakar 2012, in una delle tappe più lunghe e spettacolari che ha portato la carovana di piloti da Antofagasta a Iquique: 556 chilometri molto navigati, con tanti cambi di direzione su un terreno misto con dune, fesh-fesh e piste rocciose. Premio finale, lo spettacolare panorama sull’oceano Pacifico dalla sommità della grande duna di Iquique, 800 metri di dislivello e una pendenza media del 70%.

 

Giornata impegnativa per i piloti del team Bordone Ferrari che, nonostante le difficoltà incontrate durante la tappa, piazza due piloti nella top 10 della classifica generale con il lumezzanese Alessandro Botturi che guadagna ancora terreno e si assesta in 11° posizione.

 

“È stata una tappa lunghissima con solo 9 chilometri di trasferimento. Era una speciale molto navigata per cui sono partito tranquillo e concentrato anche se questa mattina ero abbastanza stanco. Il panorama dalla cima della duna di Iquique ha ripagato tutta la fatica. Che spettacolo vedere l’oceano da lassù. Nei primi 20 metri ho preso le misure, poi mi sono goduto la discesa a tutto gas”.

 

Botturi ha chiuso la 9° tappa con il 16° tempo di giornata a 25’02’’ dal vincitore Helder Rodrigues, primo grazie anche alle penalità di 15 minuti comminate a Cyril Despres (il più veloce della 9° tappa) e Marc Coma, probabilmente per il cambio di motore effettuato dai due. Il duo che si sta giocando la vittoria finale, con il francese ora di nuovo1° in classifica generale con un vantaggio di 2’28’’ sullo spagnolo.

 

Oggi 10° tappa da Iquique ad Arica, ultimo passaggio in territorio cileno, lungo 694 chilometri di cui 377 di speciale. Una tappa segnata dalla presenza della sabbia, con dune che dopo i primi centro chilometri diventeranno vere e proprie onde sabbiose. Qui il dettaglio planimetrico. 

 

Nelle foto, dall'alto in basso:  dune d, a Antofagasta a IquiqueAlessandro Botturi, Cyril Despres e Marc Coma durante la 9° tappa.