Ciaspoluna, un’esperienza unica
di Erregi

Poca la neve, specie nel primo tratto della camminata tenutasi sabato 7 gennaio, ma l’atmosfera e il panorama, hanno ben valso lo sforzo: arrivati alla meta, il panorama mozzava il fiato

Circa 400 i partecipanti all’undicesima edizione della Ciaspoluna di Bovegno, molti dei quali affaticati, ma tutti senz’altro soddisfatti. Nonostante la carenza di neve, specie nel primo tratto della camminata, partita dal rifugio della località Prati Magri, la luna piena e il percorso innovativo, studiato dal CAI di Bovegno per evitare le zone lastricate di ghiaccio, hanno soddisfatto tutti.

Il panorama era spettacolare: un posto in prima fila, quello dei partecipanti, per godere della vista dei monti della Valcamonica, delle luci della città e del Monte Guglielmo, ma anche della gardesana, che non ha potuto lasciare indifferenti nemmeno i più duri di cuore.

Molte anche le famiglie iscritte e addirittura bambini che, pur non potendo ancora camminare con le proprie gambe, hanno dormicchiato nello zainetto, sulla schiena dei propri papà, che intanto godevano dell’atmosfera di una camminata tutti insieme, tra neve e boschi.

Parecchi gli scivoloni, che però non hanno portato a conseguenze serie, anzi: in più di un’occasione, la caduta di qualche compagno di viaggio, ha suscitato l’ilarità, piuttosto che la preoccupazione. Felicità che si è sommata a quella causata dalla vista dei ristori, che offrivano cioccolata per ricaricarsi e tè caldo e vin brulé per riscaldarsi.

Presi d’assalto i biscotti, ma anche il pane e il formaggio offerti, nell’atmosfera delle “storie di paura” recitate dagli Amici del Teatro di Magno, che hanno incuriosito ed affascinato grandi e piccoli. La discesa, poi, a tratti più ardua della salita, visto il pericolo di scivolare, ha incrementato l’appetito di molti, che hanno goduto della pasta con i funghi al rifugio.

Con tutta la premura del caso, organizzatori e volontari, si sono messi a disposizione dei partecipanti nei tratti più critici, per evitare infortuni, dare indicazioni, sostenere e rispondere alla domanda da un milione di dollari…”Quanto manca per arrivare???”

Ottima riuscita, quindi, anche se la partecipazione, a causa della carenza di neve a bassa quota, è stata al di sotto degli standard di altre edizioni, ma una luna piena che si specchia su una distesa innevata, anche se raggiunta dopo due ore di cammino, è in grado di emozionare tanto da far dimenticare la stanchezza e i piccoli disagi del percorso.