Un cardiochirurgo «made in Brescia»
di Erregi

Un luminare tutto bresciano esporta le sue tecniche a chirurghi di tutto il mondo: Manfredo Rambaldini ha dato lustro prima agli Spedali Civili di Brescia ed ora anche alla città di Mantova

Dal cognome si direbbe sia originario di Collio o San Colombano, ma il rinomato cardiochirurgo Manfredo Rambaldini è di Gussago: il suo primato ha dello straordinario e ha superato una delle tante barriere poste alla cardiochirurgia.
Grazie ad una tecnica finora senza pari al mondo, il nostrano Rambaldini, ora direttore di Cardiochirurgia al “Poma” di Mantova, dopo aver ricoperto la stessa carica al Civile di Brescia, è in grado di innestare una valvola cardiaca senza suture e con anestesia epidurale.
 
Ventidue, finora, gli interventi di questo tipo, che Rambaldini ha eseguito con la collaborazione del primario anestesista del Civile, Aldo Manzato e grazie alle tecnologie messe a disposizione dall’azienda italiana Sorin, che produce le valvole Perceval.
Intervenire installando una protesi valvolare aortica senza bisogno si suture, significa dimezzare i tempi operatori: da 45/60 minuti di operazione tradizionale, l’impianto ne richiede solo dai 15 ai 25. In questo modo, i tempi di arresto del miocardio durante l’operazione, che possono creare complicazioni, si accorciano notevolmente, garantendo maggior sicurezza al paziente.
 
Anche nel post-operatorio, i vantaggi sono notevoli: dal miglior controllo del dolore, alla più veloce mobilizzazione del paziente e, quindi, a minori tempi di recupero. Come è prevedibile, tutta la comunità scientifica parla di quest’impresa.
 
Specialisti di tutto il mondo sono interessati ad assistere alla procedura: visite internazionali, infatti, si sono alternate nei corridoi dell’ospedale mantovani, con luminari giunti da varie parti del mondo, per affiancare Rambaldini e imparare da lui.
 
Il direttore di Cardiochirurgia di Lubijana, Borut Gersak, ha già visitato l’ospedale insieme alla sua équipe, seguito dal luminare Axel Haveric , con Malakh Shrestha, il suo aiuto, dell’Università di Hannover. Si attendono, inoltre, specialisti da Parigi (Thierry Folliguet) e dal Texas (Jon-Cecil Walkers).
 
Rambaldini, poi, è richiestissimo all’estero: i colleghi di tutto il mondo sembrano fare a gara per averlo al proprio fianco nei primi tentativi di emulazione del’innovativa operazione; il medico è infatti appena ritornato dalla Slovenia ed è subito ripartito per la Turchia, seguiranno la Svezia, Dubai, gli Stati Uniti e il Sud Africa.