Linguaggio e bullismo leghista
di Rusě

Oggi piove. Si potrebbe dire governo ladro. Questo solo se ci si dimenticasse del disastro a cui ci hanno portato i governi Berlusconi-Bossi.

 
Le manovre 2010 e 2011, precedenti a questa, sono state pesanti e non hanno prodotto alcun effetto sui conti pubblici se non il loro peggioramento.
Adesso ci si augura questa nuova salassata serva a rimettere in moto la macchina, colpire gli evasori fiscali macro e micro (quanti artigianetti che girano per le nostre case!) e creare un piano straordinario per il lavoro, soprattutto rivolto ai giovani.

La Lega di Bossi, dopo aver partecipato all’abbuffata romana con grande appetito, ha deciso di ritirarsi all’opposizione.
Opposizione che sarà svolta dallo stesso gruppo dirigente e che fa leva sul popolo padano credulone di cui spesso si riempie la bocca. E’ un detto antico che il popolo si merita la guida che sceglie.
In discussione non è il diritto della Lega a fare le scelte politiche che ritiene più opportune, bensì il linguaggio e gli argomenti che vengono usati. Può il popolo accettare le pernacchie, il dileggio delle istituzioni, da ultimo gli insulti di Calderoli al Presidente della Repubblica, cui dobbiamo molto, il dito medio alzato stile curva nord e tutto l’armamentario di argomenti beceri riciclati per il nuovo ruolo?
Vi pare un modo normale di comportarsi di personaggi che sono stati al Governo in funzione di ministri della Repubblica Italiana? Passino i ministeri al Nord, passi il parlamento padano, ma questo bullismo vi pare che porti a risolvere i problemi?

Io penso che il popolo sia un poco più intelligente e sappia discernere e ragionare sulle condizioni concrete e disastrose in cui siamo precipitati e sia capace di un bagno di realismo dopo il “tutto va bene ghe pensì mi”.

Due o tre giorni fa un imprenditore edile veneto si lamentava che da 500 giorni sta aspettando il saldo per  lavori pubblici  effettuati e che si è trovato, per mancanza di fondi a licenziare un certo numero di persone; lasciando intendere che era colpa di Monti.
Ma 500 giorni sono quasi due anni, e questo signore non si è mai fatto sentire prima? Noto che la Lega in Veneto comanda e come!

In questi giorni è uscito il rapporto Istat che spiega come nell’anno 2050/60 in Italia ci sarà un terzo della popolazione over 65 anni e un quarto della popolazione fatta da immigrati e discendenti nati qui (circa 15 milioni).
Alla faccia del “ padroni a casa nostra”. Questo significa che avremo un gran bisogno di servizi socio-assistenziali alla persona (anziani e ammalati gravi), e contemporaneamente una estrema necessità di manodopera giovane per far girare l’economia.

Probabilmente, la Lega a quel tempo si sarà esaurita, ci troveremo in una società completamente cambiata. Aspettiamo che tutto ciò avvenga, frutto del destino cinico e baro, oppure per tempo affrontiamo delle politiche inclusive fatte di diritti di cittadinanza che favoriscano il governo del processo? Il Presidente della Repubblica un messaggio l’ha mandato, chi nasce in Italia è cittadino del nostro Paese.

rusì
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