Contributi a chi assume apprendisti
di Elisa Melzani

Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con un bando di 78 milioni di euro finanzia l’assunzione di apprendisti attraverso il Programma Amva.

 
Il Programma AMVA (Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale), promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è rivolto ai datori di lavoro privati di tutti i settori produttivi, con sede operativa in Italia, per l’assunzione a partire dal 30 novembre 2011 di giovani tra i 15 e i 29 anni con contratti di apprendistato.
 
Due delle tre tipologie di apprendistato previste per legge, se sono svolte a tempo pieno, sono incentivate con un contributo di:
- 5.500,00 euro per il percorso di qualifica e diploma professionale, destinato a giovani tra i 15 ed i 25 anni; la durata dell’apprendistato non può essere superiore a tre anni ovvero a quattro nel caso sia previsto un diploma regionale quadriennale. Risorse disponibili 27.104.000 euro;
- 4.700,00 euro per il percorso professionalizzante o contratto di mestiere, destinato a giovani tra i 18 ed i 29 anni; la durata dell’apprendistato  non può superare i tre anni ovvero cinque per le figure professionali dell’artigianato previste nel relativo CCNL.  Per i soggetti in possesso di una qualifica professionale, il contratto può essere stipulato a partire dal diciassettesimo anno di età. Risorse disponibili 51.046.700 euro.
 
Per presentare domanda di ammissione al Programma, i datori di lavoro devono:
- essere in regola col contratto di lavoro di riferimento, con il versamento di ritenute e contributi e con la sicurezza in ambito lavorativo, oltre che con eventuali normative regionale sugli obblighi formativi previsti dal contratto di apprendistato;
- non aver cessato o sospeso la propria attività;
- non aver riportato condanne che comportino l’interdizione anche temporanea dai pubblici uffici, né essere sottoposti a procedure di fallimento o concordato preventivo;
- non essere incorsi, negli ultimi dieci anni, in irregolarità definitivamente accertate dalle autorità competenti, nella gestione di interventi che abbiano beneficiato di finanziamenti pubblici.
 
 Il lavoratore, al momento della stipula del contratto di lavoro, deve possedere il requisito di lavoratore svantaggiato, come definito dall’art. 2 del Reg. (CE) n.800/2008, cioè che rientri in una delle seguenti categorie:
a) chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
b) chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale;
c) adulti che vivono soli con una o più persone a carico;
e) lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici.
 
Gli stessi lavoratori non devono aver avuto rapporti di lavoro dipendente o assimilato negli ultimi 12 mesi con il soggetto beneficiario, la cui cessazione sia stata determinata da cause diverse dalla scadenza naturale dei contratti.
La domanda di contributo può essere presentata non oltre il 31.12.2012, salvo che le risorse disponibili non vengano esaurite prima di tale scadenza.
 
d.ssa Elisa Melzani
elisamelzani@sada.bs.it