Caccia, moria di uccelli da richiamo
di Redazione

Si è tenuta nei giorni scorsi presso la sede dell'Anuu Gasparotto di Lumezzane una riunione per fare il punto sulla moria che da ottobre ha colpito in particolare tordo sassello e cesena

È stata un’assemblea che ha visto una numerosissima partecipazione di cacciatori quella organizzata nei giorni scorsi presso la sede dell’Anuu Gasparotto di Lumezzane. Una riunione straordinaria convocata per discutere circa la causa che possa aver portato alla moria di uccelli da richiamo in tutta la Valgobbia, e poi verificatasi pressoché in tutte le regioni d’Italia.
 
“I primi casi – ha specificato il veterinario Raffaele Pezzotti, specializzato in Ornitologia e referente per la provincia di Brescia – si sono verificati ancora lo scorso mese di ottobre, causando allarmismo tra tutti i cacciatori della zona. Una volta rivoltisi all’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna con sede a Brescia, si è riscontrato che gli organi vitali dei volatili avevano subito uno spappolamento interno, probabilmente a causa del cibo ingerito. Subito sono stati esclusi contagi virali o di natura batterica, con le specie della cesena e del tordo sassello colpite più delle altre”.
 
Tuttora l’istituto è al lavoro per approfondire ulteriormente la questione. 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: il tordo sassello e la cesena.