Energia Blu e la rinnovata centrale idroelettrica
di Andrea Alesci

A breve terminerà l'intervento sul canale Acqualunga (località Levata) a Gardone per incrementare la potenza energetica del sistema idroelettrico da 350 kW a 700kW

Sono quasi in dirittura d’arrivo a Gardone i lavori per incrementare la potenza della centrale idroelettrica sul canale Acqualunga, gestito da Energia Blu, partecipata di Comune gardonese (72%) e Beretta Holding (28%).
 
“La gestione – dice il presidente Adriano Pedersini – è iniziata nel 2002 e ha prodotto sinora circa 3 milioni di euro di affitti ai soci (834mila a Beretta e 2 milioni 166mila euro al Comune di Gardone). Ora vogliamo continuare a essere produttivi per tutta la comunità”.
 
Un canale che in località “Levata” va in salita per circa 300 metri e consta di 250 metri in cemento armato. “Negli anni – dice il sindaco Michele Gussago – si sono cercate varie soluzioni: già nel 2003 c’era un progetto per portare in depressione il canale con l’inserimento di una pompa, il sistema funzionò da subito ma in modo molto parziale per la difficoltà di mantenere la depressione; tra il 2005 e il 2006 furono realizzati vari interventi di impermeabilizzazione (cementi osmotici, resine epossidiche) ma con scarsi risultati; l’intervento del 2009 consistette nel rivestire con lamiera d’acciaio il tratto iniziale di 15 metri, però, durò soltanto nove mesi".
 
"Ora stiamo portando avanti un’opera con la ditta Casari Edilservice, che già si occupa della parte di impermeabilizzazione per il metrobus di Brescia: si tratta di incollare per induzione sul soffitto del canale una membrana di plastica che lo sigilli e crei le condizioni di vuoto. Con la ditta abbiamo, oltre al normale anno di garanzia, altri cinque anni di interventi garantiti nel caso si verifichi un fermo superiore ai quattro giorni e una corresponsione della franchigia relativa”.
 
Nel periodo dal 2003 al 2009 la produzione annua di energia era mediamente nell’ordine dei 3,1 GW/h, mentre dopo l’intervento l’aspettativa è di 4,5 GW/h con una potenza del sistema che passa da 350 a 700 Kw/h. Tale aumento di produzione si riflette in un incremento dei ricavi di 200mila euro fino a luglio 2014 (data in cui scadranno i bonus ricavati dalla vendita dei certificati verdi), poi con un incremento comunque nell’ordine dei 90mila euro annui come valore della maggiore energia elettrica, cosa che ripagherà in meno di dodici mesi del costo d’intervento quantificato in 180mila euro.
 
“Entro una decina di giorni – chiude Michele Gussago – l’intervento sarà completo e con l’inizio del 2012 la centrale sarà a regime, divenendo per i prossimi 30 anni un impianto perfettamente funzionante, rispettoso dell’ambiente e remunerativo per le casse pubbliche locali”.