Valtrompiacuore e la risonanza magnetica cardiaca
di Andrea Alesci

È stata benedetta sabato 19 novembre dal cardinale Giovanni Battista Re la macchina da 70mila euro che l'associazione ha donato all'ospedale gardonese. Si tratta dell'unica attrezzatura di questo tipo nel bresciano

 
Si tratta della prima macchina per la risonanza magnetica cardiaca in tutta la provincia di Brescia quella inaugurata sabato scorso all’ospedale di Gardone Val Trompia. Un evento accompagnato dalla solenne benedizione impartita dal cardinale Giovanni Battista Re in un reparto di Radiologia gremito di persone.
 
Una cerimonia che è stata un segno importante di riconoscimento per chi ha deciso di raccogliere fondi e donare un macchinario così complesso al presidio ospedaliero gardonese, ossia l’associazione Valtrompiacuore (www.valtrompiacuore.it). “Siamo molto contenti – ha detto il presidente del sodalizio, Mario Mari – di aver donato questa macchina all’ospedale, nella convinzione che possa essere d’aiuto a tutti coloro che dovessero monitorare problemi all’apparato cardiaco”.
 
Uno strumento diagnostico che nella cerimonia di sabato è stato benedetto dal cardinale Re anche alla presenza del parroco di Gardone Val Trompia don Francesco Bazzoli, del presidente della Comunità montana Bruno Bettinsoli, dell’assessore provinciale ai Servizi sociali Aristide Peli e del sindaco di Gardone Michele Gussago. “Siamo davvero grati a Valtrompiacuore – ha aggiunto proprio il primo cittadino gardonese –, perché ha messo in pratica uno dei principi fondanti il cammino cristiano: donare apertamente senza aspettarsi nulla in cambio. Soprattutto, siamo grati per aver donato un’apparecchiatura utile a un ospedale che, nonostante la recente decisione di dismettere il servizio di nascite per trasferirlo a Brescia, rimane un punto nodale di riferimento per tutti i cittadini della Valle; perché il presidio di Gardone è una struttura tecnologicamente all’avanguardia, dove lavorano persone molto preparate e anche per questo prezioso punto di appoggio per tutti i valtrumplini”.
 
Un investimento da 70mila euro fatto da Valtrompiacuore per perfezionare sempre più la dotazione di strumenti a disposizione dei reparti radiologico e cardiologico. “Questa macchina – ha chiuso il primario di Cardiologia, Nicola Pagnoni – ha il vantaggio di offrire immagini molto dettagliate del cuore senza esporre il malato ai raggi X e si adopera specie nei pazienti con cardiomiopatie congenite per valutare la forma e la funzione di atri e ventricoli, oltre a essere molto efficace per la diagnosi e il controllo delle malattie dell’aorta e delle pericarditi, fornendo anche informazioni utili nel caso di cardiopatia ischemica”.