Altre batoste per l’Ospedale di Gardone
di Erregi

Dopo l’annuncio della chiusura del Punto Nascite, altre brutte notizie: spariti i 6,8 milioni di euro per potenziare il pronto soccorso e per altri progetti

Dopo il taglio di circa un milione di euro alla sanità nazionale, l’Ospedale di Gardone si trova a dover rinunciare anche all’intervento previsto sul Pronto Soccorso, oltre che allo spazio per dializzati e alla centrale di sterilizzazione.

Il finanziamento, come ha dichiarato Gianni Girelli, segretario della Commissione Sanità, è perduto e non resta che appellarsi alla politica, perché almeno un milione e mezzo di quei sei, giungano a destinazione, per potenziare il Pronto Soccorso.

Dopo il polverone sollevato dall’annuncio dell’imminente chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia, quest’altra brutta notizia ha destato la preoccupazione delle autorità civili e della Comunità Montana, che riconosce l’enorme importanza del nosocomio, che rimane, a dispetto dei tagli, un punto di riferimento per la popolazione.

Indignato anche Michele Gussago, sindaco di Gardone, che ha dichiarato di sentirsi derubato di un contributo che all’Ospedale spettava da anni. Si dice inoltre comprensivo per quanto riguarda la difficile situazione in cui versa il settore, ma non desiste sull’importanza fondamentale di garantire una buona assistenza sanitaria, che è indispensabile.

Esiste, in conclusione, una disponibilità verso un progetto di riforma del servizio, ma i tagli restano una pillola amara da digerire e le sicurezze dei cittadini, che da sempre si rivolgono con fiducia al presidio ospedaliero di Gardone, sono ormai minate irrimediabilmente.

Vedremo, quindi, come si evolverà la situazione, anche dopo la lettera inviata alla Regione Lombardia e l’incontro ufficiale che sindaci e Comunità Montana si aspettano che avvenga.