Escursionisti di Ome alla scoperta di Sant'Emiliano
di Andrea Alesci

Il Gruppo escursionistico di Ome ha organizzato per domenica 30 ottobre una passeggiata ai 1.102 metri del santuario dei Santi Emiliano e Tirso che sta sopra l'abitato di Sarezzo

Salire fino a 1.102 metri nella pace del santuario di Sant’Emiliano: ai più un luogo ancora sconosciuto ma vero incanto che se ne sta silente a vigilare sull’abitato di Sarezzo. Lì il Gruppo escursionistico di Ome ha organizzato per domenica 30 ottobre una passeggiata adatta alle famiglie.
 
Un santuario che risale al 1200 circa, come dice un’iscrizione sotto il portico antistante la chiesa. Forse fu l’ordine dei frati Umiliati, dediti alla pastorizia e alla lavorazione della lana, a insediare qui un santuario. Nel ‘500 sicuramente apparteneva a quest’ordine. Poi fu sotto il patronato del Comune di Sarezzo e la custodia del luogo era affidata a un eremita (”romét”), al quale il Comune assicurava vitto e alloggio, una casa a Sarezzo e una veste. Nei secoli successivi la cura del santuario venne affidata, oltre al’eremita, a sindaci appositamente eletti ed a massari, che provvedevano alla gestione finanziaria.
 
Poi con il XX secolo se ne curarono gli Alpini, quindi il Gam (Gruppo autonomo montano), che da tre anni a questa parte ha inaugurato una nuova felice gestione tramite una quarantina di volontari che s’alternano per tenere aperto il santuario ogni sabato e domenica dell’anno. Un santuario ma anche un ristoro continuamente oggetto di migliorie.
 
Domenica 30 ottobre il Gruppo di Ome si troverà alle ore 8 in piazza Aldo Moro, pronto a recarsi (ciascuno con mezzi propri) verso Sarezzo, da dove comincerà la camminata di circa due ore; quindi, pranzo al sacco e rientro previsto nel tardo pomeriggio. Per ulteriori informazioni contattare Fiore Cividati al numero 346.2205922.