Silvio Mondinelli sulla cima del Manaslu
di Andrea Alesci

Lo scorso 5 ottobre il "Gnaro" ha conquistato in Nepal il suo 17° ottomila senza ausilio di ossigeno, scalando gli 8.156 metri del Manaslu, che già aveva affrontato nel 1993 dalla via Messner

 
Torna sulla cima dell’ottava montagna del mondo Silvio “Gnaro” Mondinelli, originario della Valtrompia (precisamente di Pezzoro) e da decenni uno dei migliori scalatori al mondo.
 
Diciotto anni dopo torna sulla vetta del Manaslu, in Nepal, scalandolo dalla via normale rispetto all’impresa targata 1993 che lo vide arrampicare sulla cosiddetta via Messner.
 
Arriva così all’età di 53 anni alla conquista del suo 17° ottomila senza uso di ossigeno né in salita né in discesa, record assoluto fra gli alpinisti italiani.
 
Un segno importante che il “Gnaro” ha inciso ufficialmente nella mattinata di mercoledì scorso, mentre il sito Montagna.tv ne seguiva gli spostamenti, agli 8.156 metri del Manaslu.
 
Nella spedizione ad alta quota insieme a Mondinelli c’erano anche altri alpinisti italiani e lo spagnolo Juanito Oiarzabal (con il "Gnaro" nella foto), che già poteva contare sul leggendario record di 26 ottomila.
 
“È andato tutto bene, siamo arrivati in cima il 5 ottobre – ha detto Silvio Mondinelli al sito montagna.tv –. Devo dire che è stato decisamente più facile dell’altra volta, c’erano corde fisse ovunque, messe dagli sherpa, in particolare quelli di Russell Brice. Al confronto con la via Messner che ho fatto nel ’93, questo è stato come salire una scalinata con la corda, anche se è pur sempre un ottomila”.