Bovezzo, la farmacia comunale quasi pronta
di Fonte: E. Ben. «Bresciaoggi», 1 settembre 2011

Tra due mesi potrà essere operativa la nuova farmacia comunale bovezzese, nata a seguito del superamento della soglia di 7.500 abitanti. Una struttura che diverrà un vero e proprio centro ambulatoriale

Mancano due mesi all'inaugurazione della nuova farmacia comunale di Bovezzo. Lo annunciano gli assessori ai Servizi sociali Patrizia Venturini e il collega con delega ai Lavori Pubblici Mario Folli. Due mesi serviranno per ultimare gli impianti elettrici e idraulici, arredare i locali, installare il software e sistemare i farmaci. Ubicata nel piazzale (ancora senza nome) antistante il Municipio, la farmacia comunale «non sarà solo il luogo dove acquistare i farmaci ma diventerà anche un polo ambulatoriale dove ricevere servizi e consigli – spiega Venturini –. A fianco della farmacia infatti sorgerà un'ala per ambulatori e servizi sanitari (sarà inaugurata a fine settembre) dove i cittadini potranno rivolgersi per ottenere prestazioni mediche».
 
Conti alla mano, la nuova farmacia di Bovezzo (la seconda del paese) è costata poco più di 1 milione di euro, divisi tra 492 mila euro spesi per la realizzazione dello stabile, 139 mila dell'area ambulatori, 129 mila destinati agli arredi e 104 mila utilizzati per la realizzazione e la rimessa a nuovo dei parcheggi. Una cifra che non ha mancato di creare tensioni tra maggioranza e opposizione, tant'è che durante l'ultimo consiglio comunale i consiglieri d'opposizione hanno lasciato l'aula per protestare contro gli aumenti di spesa, più 17 per cento sul preventivo.
 
«La farmacia fa parte di un progetto politico che punta a rifocillare le casse del Comune dopo i tagli governativi e a fornire nuovi servizi ai cittadinani - ricorda Folli -. Il successo dipenderà dalle scelte dei cittadini: quanti più sceglieranno di acquistare farmaci e servizi alla Comunale tanti più saranno gli utili che entreranno nelle casse del Comune per essere ridistribuiti tra i vari settori, primo fra tutti il sociale». L'unico rammarico, la decisione dei cinque medici di base del paese «di non trasferire i propri ambulatori all'interno della nuova struttura – ricorda Venturini –. Il Comune avrebbe pagato il trasloco, i locali e le utenze ma nonostante ciò la risposta è stata negativa».
 
A lavorare all'interno della farmacia, diretta da Claudia Sabbatini, si alterneranno due farmacisti e un commesso (quest'ultimo assunto a chiamata) per assicurare un orario d'apertura quanto più vicino alle esigenze dei cittadini.Â