Verso il Guglielmo su un nuovo sentiero
di red.

Con un accordo fra Comunità montana e Provincia è stato realizzato un nuovo tracciato nella parte bassa, in sostituzione della "direttissima". Finanziamento di 100mila euro dalla Provincia.

Negli ultimi anni il monte Guglielmo pare tornato ai fasti d’un tempo, meta di turisti e passeggiatori in tutti i periodi dell’anno. Per curarlo ulteriormente è stato sottoscritto un accordo di programma per la realizzazione di alcuni progetti tra la Provincia di Brescia e le Comunità Montana di Valle Trompia, da ultimo il finanziamento di 70mila euro per la sistemazione della parte bassa del sentiero.
 
“L’obiettivo di questi progetti – dice Gian Pietro Temponi, responsabile dell’area Agricoltura e ambiente in Comunità montana – è valorizzare la montagna e rendere più sicuro l’accesso tramite interventi di recupero dei sentieri: infatti, di recente ci sono state anche due cadute. Queste risorse consentiranno di intervenire sul tratto che va dalla località Caregno sino al Passo dei Sabbioni. L’intervento – prosegue Temponi - non è facile, anche perché il tratto è impervio e presenta problematiche tecniche legate alla consistenza del terreno, perciò dovremo entrare nella piantagione e inserire dei tornanti che diminuiscano la pendenza”.
 
Il vecchio tracciato che saliva in “direttissima” era ormai dilavato dai temporali e reso friabile dalla dura sabbia sassosa. Un sentiero chiuso al pubblico da filo spinato e cartelli dopo soli cinquanta metri e dirottato su un nuovo percorso che comincia sulla destra, fiancheggiando un prato di proprietà privata, quindi facendo ingresso nella piccola pineta formata dalle piante che oltre 30 anni fa erano state messe a dimora dal gruppo alpini di Marcheno. Di qui si sale compiendo agevoli tornanti per un chilometro e mezzo circa, su un sentiero sufficientemente largo da consentire incroci e tagliato da canaline che impediscono lo scavo progressivo del fondo da parte dell’acqua.
 
Realizzato dalla cooperativa Ecotecnica di Gardone, il tracciato è stato individuato da Gainpietro Temponi  con la collaborazione del Cai locale e realizzato grazie a un finanziamento provinciale di 70mila euro, che consentirà anche la messa in sicurezza di un breve tratto posto sul crinale, proprio prima di giungere al Dosso dei Sabbioni.
 
Un intervento che, sommato a quelli già realizzati nel 2010 sulla parte alta del sentiero (zona Stalletti) e sulla cartellonistica posizionata proprio al Redentore, cercano di restituire alla gente la possibilità di salire in sicurezza sulla montagna dei bresciani.