Per due giorni Villa Glisenti s’è trasformata in un accampamento medievale a tutti gli effetti, con menestrelli che s’aggiravano per il parco e momenti che hanno riportato tutto il pubblico accorso all’epoca in cui erano realtà le sfide cavalleresche tra cavalieri, le gare di tiro con l’arco e la caccia con il falco, quando nelle antiche botteghe della corte stavano uno acanto all’altro artigiani come fabbro, il tessitore, il coniatore di monete, l’armaiolo, quando per le strade sfilavano i giullari.
Una festa a tema medievale organizzata da Valtrompia Storica e divenuta occasione per celebrare ufficialmente l’associazione triumplina, nata nel 2007 con l’intento di cercare e conservare il patrimonio storico e culturale della Valle del Mella, e che gli scorsi 21 e 22 maggio ha visto concretizzarsi un progetto partito da lontano.
“Già quest’inverno – dice il presidente Armando Signorini –, avevamo partecipato a un bando della Fondazione comunità bresciana, riuscendo a istituire il primo concorso letterario ‘Storie dalla Valle per una Valle di storie’, realizzato con la collaborazione del Sistema dei beni culturali, e l’evento della festa medievale appena passato, portato avanti grazie all’intraprendenza del gruppo di rievocazione storica Sagitta Imperialis (www.sagittaimperiali.it)”.
Un concorso al quale hanno partecipato 13 istituti scolastici per un totale di 24 classi composti da ragazzi di 4° e 5° elementare e 1° media. “Siamo stati molto contenti della partecipazione avuta – aggiunge Signorini – e proprio domenica 22 abbiamo potuto premiare i migliori elaborati con una lavagna multimediale: per la sezione del racconto fantastico ha vinto la classe 1° B della scuola media 'F. Bertussi' di Marcheno, con un testo dal titolo ‘Avventura al conventino’; per la sezione di ricerca storica, invece, primo posto alla scuola primaria di Pezzaze, con le classi quarte e quinte che hanno composto un breve saggio dal titolo ‘Le radici sono nel nostro passato. Il bosco: ieri da coltivare oggi da conservare’. Grande supporto è arrivato dalla Comunità montana, in particolar modo dallo storico Franco Ghigini, che ha fatto da tutor, tenendo i contatti fra le classi e il sistema archivistico Un grande successo e sicuramente un’esperienza che vorremmo ripetere e far diventare una tradizione”.